La mostra di Bill Viola a Pal. Reale

Tutti oggi si riempiono la bocca della parola “esperienza”, che è spesso una parola vuota. Vedere la mostra dell’artista statunitense di fama mondiale Bill Viola, fino al 25 giugno a Palazzo Reale a Milano, è davvero un’esperienza. Un’esperienza unica. Artistica, spirituale, interiore. L’artista ci propone una temporalità lenta, quasi tattile, l’esperienza del tempo che non conosciamo più nella frenesia che ci domina. L’esperienza delle emozioni umane che mutano e si colgono grazie allo slow motion nelle sue installazioni video coinvolge e fa riflettere. La mostra del pioniere della videoarte Bill Viola è un’esperienza per tutti e al tempo stesso non lo è. Sia chiaro, è accessibile a tutti ma solo a patto di riuscire a cambiare passo. Le quindici video opere di Bill Viola in mostra sono opere d’arte in movimento: per lasciarsi coinvolgere è necessario fermarsi. Chi non riesce a fermarsi e partecipare al loro corso, perde. L’allestimento espositivo è solo apparentemente semplice. In sale pressoché vuote, nell’oscurità voluta dall’artista, sono quadri viventi come scene teatrali. Il linguaggio (video) è contemporaneo, i temi sono universali. Concedetevi tempo, ne vale la pena. La mostra è straordinaria.

 

 

 

L’Italia per Bill Viola

 

 

 

Bill Viola è un artista newyorkese di origini italiane che ha rappresentato gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia del 1995. In Italia Bill Viola ha realizzato esposizioni a Roma, Palermo, Firenze, Milano. Memorabile la personale “Rinascimento elettronico” (marzo 2017) che l’ha visto confrontarsi con i maestri del Rinascimento italiano a Palazzo Strozzi a Firenze. Bellissima l’immersione delle sue tre video installazioni nella cripta della chiesa milanese di San Sepolcro, alla fine del 2017, in piena sintonia con la sacralità del luogo di culto. In Italia Bill Viola ama il fatto che l’arte non sia confinata negli spazi museali, ma si possa incontrare ovunque, nelle piazze, per strada, tutti i giorni.

 

 

 

 

La mostra Bill Viola

 

 

 

La grande mostra con la quale Bill Viola torna in Italia, nelle sale di Palazzo Reale a Milano, con opere che coprono oltre trent’anni di lavoro (dagli anni 1970 a oggi), è curata da Kira Perov, moglie dell’artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio. Promossa dal Comune di Milano-Cultura, l’esposizione è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia con la collaborazione del Bill Viola Studio e fa parte degli eventi in programma per la Milano Art Week (11-16 aprile). Il catalogo è edito da Skira, a cura di Valentino Catricalà e Kira Perov.

 

 

 

 

La vita, la morte

 

 

 

Bill Viola utilizza in modo sofisticato le tecnologie multimediali per tuffarsi nell’esplorazione della spiritualità e della percezione degli esseri umani. Il movimento è l’essenza della sua arte, un movimento in slow motion. La vita, la morte, il momento del passaggio tra la vita e la morte, la fugacità della natura umana, l’identità come costante mutare sono i temi della sua poetica che indaga in profondità l’uomo e il suo rapporto con l’ambiente. Gli esseri umani come elementi di un ciclo vitale.

 

 

 

 

L’acqua, il fuoco

 

 

L’uomo è sempre al centro del rinascimento contemporaneo di Bill Viola. Esposti nella mostra a Palazzo Reale i video della serie Martyrs (2014), dedicata ai quattro elementi, nei quali due uomini e due donne sono in balia di aria, acqua, terra e fuoco e accettano la loro inevitabile fine. The Raft (2004) mette in scena un gruppo di persone travolte da un diluvio improvviso, che le colpisce, le stordisce, le lascia sofferenti. Si sente la fragilità e la caducità della natura umana davanti agli elementi primordiali e il valore della collaborazione tra gli uomini per sopravvivere alle calamità naturali. Ancora la presenza dell’acqua nell’installazione video Emergence (2002), nella quale un giovane emerge da una cisterna strabordante d’acqua, ispirato a un affresco quattrocentesco di Masolino da Panicale raffigurante Cristo che risorge dal sepolcro. Il fuoco domina l’imponente Fire Woman (2005), di quasi sei metri per oltre tre, dove la sagoma di una donna si erge davanti a un muro di fiamme.

 

 

 

 

La mostra di Bill Viola a Pal. Reale
Water Martyr, 2014 Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio

 

 

 

La mostra di Bill Viola a Pal. Reale
Earth Martyr, 2014 Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio

 

 

 

La mostra di Bill Viola a Pal. Reale
Air Martyr, 2014 Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio

 

 

 

Un momento, l’eternità

 

 

 

Esposta nella mostra di Bill Viola a Palazzo Reale a Milano la video opera The Greeting (1995), ispirata alla Visitazione del Pontormo, (1528-9) due donne vestite con abiti del Cinquecento parlano come nel dipinto originale. Sopraggiunge un’altra donna che entra in scena, abbraccia e saluta. Ecco l’incontro, il saluto, un episodio della durata di quarantacinque secondi che viene dilatato dall’artista a oltre dieci minuti. Lo slow motion riesce a catturare le sfumature delle emozioni , che non si possono afferrare in tempo reale. L’immagine in movimento coglie l’essenza della nostra esistenza.

La curatrice e moglie dell’artista Kira Perov riguardo alla complessità del mezzo video suggerisce che offre l’esperienza e la contemplazione dell’impermanenza. Viene alla mente il “presente vivente fluente” della filosofia husserliana che a sua volta rimanda all’impermanenza di Eraclito. Tutto scorre, la vita è mutamento incessante come il fluire del fiume.

 

 

 

 

Firenze, il Giappone

 

 

La tradizione artistica occidentale e orientale, i diciotto mesi trascorsi a Firenze (1997) e quelli in Giappone (1990-91), l’iconografia rinascimentale e quella cristiana, l’arte antica e l’immaginario medievale hanno nutrito l’arte di Bill Viola. Così come la filosofia orientale e il misticismo cristiano. Bill Viola considera la crisi odierna la crisi del mondo interiore e per questo ritiene che oggi l’arte sia tanto importante e vitale. Lo definiscono il maestro della videoarte, ma forse sarebbe più appropriato chiamarlo un maestro di vita, nell’arte.

 

 

 

 

La mostra di Bill Viola in pratica

 

 

Palazzo Reale, piazza Duomo 12, Milano

fino al 25 giugno

mar-dom ore 10-19.30

giov 10-22.30

lun chiuso

Info e prenotazioni tel. 02.8929921

 

 

La mostra di Bill Viola a Pal. Reale
The Raft, 2004 Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio

 

 

 

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