San Sebastian è la seconda città dei Paesi Baschi spagnoli, al confine con la Francia. Bella, elegante e cosmopolita fin dall’Ottocento. La playa de la Concha, che prende il nome dalla forma a conchiglia (concha in castigliano), è tra le più spettacolari spiagge urbane del mondo affacciata sul mar Cantabrico. Nella Rio de Janerio del Nord (della Spagna) si incontrano i surfisti che camminano con le tavole sottobraccio in qualsiasi stagione, diretti alla spiaggia di Zurriola dove le onde sono alte e si surfa anche d’inverno, il clima mitigato dall’oceano Atlantico. Sentinelle della baia sono, a destra il monte Urgull e a sinistra il monte Igueldo, che si raggiunge con una storica funicolare per godere dalla sommità del panorama spettacolare della baia e della città. Diversa dalle destinazioni della Spagna più nota, San Sebastian è una meta dalla forte personalità caratterizzata da un’eccellenza, gastronomica e non solo, affatto scontata. Terra di stilisti celeberrimi come Paco Rabanne e Cristobal Balenciaga, di cui si visita il museo nei dintorni della città, è una destinazione ideale per un lungo fine settimana o di più per chi vuole esplorare anche le altre città basche, Bilbao e Vitoria-Gasteiz, a un paio d’ore di distanza.

La lingua basca
San Sebastian si chiama Donostia in basco, una delle poche lingue al mondo di origine ignota, non imparentate con alcuna altra lingua. Una lingua ostica l’euskera, il basco, termine da non confondere con Euskadi, che indica i Paesi Baschi. Difficile come poche. Scordatevi di dire “grazie” in basco, è impossibile da ricordare eskerrik asko, al massimo potrete dire “per favore”, mesedez, o “buongiorno”, egun on. Entrato nello spagnolo, che il basco ha fortemente influenzato, il termine sirimiri che indica la pioggerella tipica della regione. Combattuto dal regime franchista, il basco ha ripreso vita negli anni Sessanta quando ha avuto inizio la battaglia contro la sua estinzione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: i giovani oggi parlano il basco meglio dei loro genitori.

Villeggiatura reale
San Sebastian venne scelta come località di villeggiatura dalla famiglia reale spagnola già a metà dell’Ottocento quando la regina Isabella II ne avviò la trasformazione in una delle località più esclusive d’Europa, frequentata da re, regine e aristocrazia internazionale. Nel 1888 la regina Maria Cristina fece edificare l’eclettico Palazzo di Miramar come sua residenza estiva in magnifica posizione affacciato sulla baia della Concha. Sono stati i reali di Spagna ad aver decretato la fortuna di questa Rio de Janerio del Nord, oggi frequentata in occasione del prestigioso Festival Internazionale del cinema dalle star di Hollywood, che alloggiano al celebre Hotel Maria Cristina.

La città di gusto francese
La città ha una doppia anima: da un lato gli ampi viali alla francese, i palazzi e il lungomare frequentati dell’aristocrazia europea, dall’altro i vicoli della città vecchia (ciudad vieja). Il Malecon è la bella passeggiata che costeggia la baia della Concha tra lussuosi alberghi e palazzi. Il Boulevard è l’elegante via principale, punteggiata da negozi di pregio. Tra questi, la profumeria Benegas (calle Garibay 12, www.perfumeriabenegas.com ) dal 1908 nelle mani della stessa famiglia che, oltre ai brand internazionali, propone i propri e ha creato un’essenza, Sirimiri, dal nome della pioggerella locale. Storico negozio anche Box (San Martin 12, www.boxsansebastian.com), che dal 1948 propone articoli di pelletteria fatti a mano con grande cura per i rivestimenti interni realizzati con materiali di riciclo.
La città vecchia
In gran parte distrutta da un incendio nel 1813, la città vecchia risale perlopiù all’Ottocento. La porticata plaza de la Constituciòn è la piazza più caratteristica, con case a portici e balconate numerate dalle quali un tempo si assisteva alle corride. In calle Aldamar 28 la gioielleria Casa Munoa (www.casamunoa.com ), che risale al 1935, oggi alla terza generazione di gioiellieri, presenta gioielli antichi e vintage e creazioni originali quali il piccolo, simbolico ciondolo, ideato da Claudio Munoa, che riproduce la baia della Concha con l’isolotto centrale. Nelle strette vie della città vecchia si concentrano bar e ristoranti dove si svolge la vita notturna.

La gastronomia migliore d’Europa
Nei Paesi Baschi spagnoli la cucina stellata è talmente diffusa che pare “normale”. Nella regione europea con il maggior numero di ristoranti stellati pro capite, 34 in un territorio relativamente piccolo (poco più di 7mila chilometri quadrati), tre sono a San Sebastiàn. Provare un ristorante a una stella Michelin è un’esperienza da non perdere, accessibile a tutti (120-140 euro per un menù degustazione, vini esclusi). Nel cuore della città vecchia si assaggiano i piatti dello chef Dani Lopez al ristorante Kokotxa (calle del Campanario 11, www.restaurantekokotxa.com), una stella Michelin per una cucina contemporanea ispirata alla tradizione basca con influenze di altre culture. Ristoranti stellati a parte, il livello della gastronomia è molto alto ovunque. Particolare la tradizione culinaria tramandata dagli uomini che andavano per mare per lunghi periodi a pesca di balene e cucinavano a bordo. Intorno alla metà del XIX secolo diedero vita alle cosiddette “Società gastronomiche” (www.sociedadesgastronomicas.com), a numero chiuso e fino a poco tempo fa riservate ai soli uomini, oggi aperte in alcuni casi anche alle donne.
Capolavori gastronomici in miniatura
Nelle strette vie del centro storico moltissimi locali propongono i pintxos (si pronuncia pincios), stuzzichini simili alle tapas ma più elaborati che colpiscono (anche) per la loro perfezione estetica. Serviti su una fetta di pane o infilzati con uno stuzzicadenti, acciughe del Cantabrico, peperoncini verdi dolci fritti, croccante di calamaro, omelette di baccalà, coni di formaggio fresco e acciughe, guancia di vitello al vino, foie gras con fichi. E ancora: gambas al ajillo (gamberetti all’aglio), patatas bravas (patate arrosto con salsa piccante), pulpo a la parilla (polpo alla brace), chorizo (salame piccante), jamon iberico (prosciutto spagnolo). Caldi (calientes) o freddi (frios) che siano, sono capolavori gastronomici in miniatura. I pintxos vengono accompagnati da un bicchiere di vino bianco autoctono, il fresco e leggero Txakoli (si pronuncia ciacoli), o da una birra chiara. Agli abitanti di San Sebastiàn nulla piace di più che passare da un locale all’altro con gli amici assaggiando un pintxo dopo l’altro. Vivacissima la sera l’atmosfera di questa Rio de Janerio del Nord.

Il Museo Cristobal Balenciaga
A una ventina di chilometri da San Sebastiàn, nel borgo di pescatori di Getarìa si va per visitare il Museo Balenciaga, che è una sfilata di alta moda che espone le creazioni di uno degli stilisti più amati e conosciuti al mondo. È allestito in un edificio avveniristico che incorpora il palazzo Aldamar, già residenza dei marchesi di Casa Torres per i quali lavorava in qualità di sarta la madre di Cristobal Balenciaga che fu scenario dei suoi primi anni di formazione. Lo stilista basco nativo di Getaria apprese a conoscere molto bene i tessuti e le loro potenzialità ed era in grado di disegnare e realizzare un abito con le sue mani dall’inizio alla fine. Geniale e innovativo, Balenciaga creò una haute couture architettonica e un modo grafico di intendere il corpo. La collezione è molto ricca – 3500 pezzi – e copre un’ampia estensione cronologica. Sono esposti abiti disegnati per la principessa Grace Kelly di Monaco e per numerosi personaggi e dive del cinema internazionali oltre a costumi per una ventina di pellicole. Da vedere l’esposizione Balenciaga Caracter, alla sua seconda edizione, che mostra il lavoro dello stilista evidenziando dettagli importanti quali l’etichetta, che lo contraddistinse in modo inequivocabile. Da vedere anche per chi non è un patito di moda. Interessanti visite guidate e laboratori di tecniche tessili.
www.cristobalbalenciagamuseoa.com




Il Museo Chillida
Il museo dedicato al celebre scultore basco Edoardo Chillida, nativo di San Sebastiàn, la cui scultura El Peine de los Vientos è alla base del monte Igueldo che domina la spiaggia della Concha, si trova a Leku, a meno di dieci chilometri dalla città. Le opere sono immerse in un parco spettacolare in una perfetta fusione tra arte e natura. Il museo fu creato dallo scultore stesso.
Il Festival Internazionale del Cinema
Uno dei più importanti festival cinematografici europei, il Festival Internacional de Cine di San Sebastiàn è nato nel 1953. Fu realizzato per dare risalto alla cinematografia spagnola sulla quale ha mantenuto un’attenzione privilegiata, estesa poi a quella di altri Paesi del mondo, in particolare latino-americani. Vi hanno trionfato nomi di primo piano del cinema nostrano tra i quali Sofia Loren, Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Monica Bellucci. Il premio Donostia alla carriera, assegnato nel 2022 a David Cronenberg e a Juliette Binoche, ha visto tra i vincitori Francis Ford Coppola, Woody Alklen, OliverStone, Agnes Varda, Hirokazu Koreeda e Costa-Gavras. Frequentata in occasione del Festival da moltissimi attori, da Glenn Close ad Al Pacino, da Meryl Streep a Robert de Niro, da Julia Roberts a John Malkovich, da Penelope Cruz a Richard Gere, da Jonnhy Depp a Dustin Hoffman e Antonio Banderas per non citarne che alcuni.
Dal 22 al 30 settembre.
Il Festival Internazionale di Jazz/Jazzaldia
Sei giorni per oltre sessanta esibizioni, concerti a pagamento al Centro Kursaal (gratuiti sulle terrazze) e in piazza de la Trinidad, gratuiti nelle strade e piazze cittadine e sulla spiaggia di Zurriola. Tra i più importanti festival di jazz in Europa.
Dal 21 al 25 luglio.
Informazioni pratiche
Portale ufficiale del Turismo Spagnolo
Euskadi Confidential/Paesi Baschi Confidential
Riunisce l’offerta turistica più esclusiva tra alberghi di lusso, ristoranti e negozi d’eccellenza, cantine e musei spettacolari, esperienze e servizi su misura.
https://turismo.euskadi.eus/it/euskadi-confidential/