Non è semplice far ripartire il teatro, si sa. Eppure, se lo si fa con il giusto spirito e lo scopo è far ridere, la sala si riempie. Al Teatro Martinitt di Milano, spazio multidisciplinare nel quartiere dell’Ortica, zona est di Milano, la sala è sempre piena (nel rispetto delle norme anti-Covid) e questo è già un bel vedere. Sarà perché si ride e la gente ha tanto bisogno di ridere, ultimamente. Vanno in scena commedie brillanti e una minirassegna di stand up comedy, un genere leggero, irriverente, divertente ma a tratti amaro e pungente. Rivalutare la commedia italiana relegata al rango di cine-panettone è solo un obiettivo tra le righe. Quello che è essenziale è far vivere il quartiere aggregandolo attraverso attività, spettacoli e azioni artistiche. Già, non è un semplice teatro il Martinitt, ma un polo multiculturale che può ospitare qualsiasi performance e il sano gusto di stare insieme.
Il quartiere dell’Ortica
Nell’open space del Martinitt gli artisti di Orticanoodles hanno realizzato un grandissimo murale (di 600 metri quadrati), “Il murale delle arti”, in omaggio a personalità della cultura quali Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Giovanna Botteri per non citarne che alcuni. L’Arena estiva di via Pitteri è entrata così a far parte del progetto ORME-Ortica Memoria, che sta trasformando il quartiere dell’Ortica – un tempo zona di orti da cui deriva il nome, poi polo industriale – in un vasto museo a cielo aperto che racconta il Novecento italiano da vari punti di vista. Il progetto, avviato nel 2017 con l’intento di realizzare una ventina di opere murali tra le più grandi mai ideate in Italia, intende valorizzare la memoria di personaggi centrali del secolo scorso. Ogni muro è dedicato a un tema specifico opera del duo artistico di “Wally” e “Alita”, che all’Ortica ha la sua base operativa. ORME è un’opera di riqualificazione urbana che, decorando le pareti di edifici pubblici e privati del quartiere dell’Ortica, porta l’arte e la cultura fuori dal centro. Il progetto ha anche una valenza sociale e ha coinvolto attivamente gli abitanti. Lo storico quartiere di Milano cantato da Enzo Jannacci e Nanni Svampa e frequentato da tanti artisti milanesi che avevano scelto un’area all’epoca periferica, conserva la dimensione e l’atmosfera di un borgo.


Un teatro di quartiere
La stagione culturale dello spazio polivalente Martinitt include proiezioni cinematografiche, esibizioni live, dibattiti, incontri con l’autore, aperitivi, concerti, cabaret, eventi, feste, rassegne fondendo ogni forma di espressione artistica. Il Teatro Martinitt è un teatro di quartiere con un’atmosfera familiare. Ci si va per divertirsi ma i temi sottesi fanno anche riflettere, sempre con leggerezza. Fino a metà 2020 l’Arena estiva era solo un parcheggio, ora è un luogo di cultura nel senso ampio e democratico del termine dove si percepiscono vibrazioni positive. Non è in centro città, ma facilmente raggiungibile dal centro e dall’hinterland. Il parcheggio comunque c’è, è interno e gratuito e non doversi preoccupare di dove parcheggiare è rilassante. Dai, andiamo a teatro stasera.
Il 2 dicembre protagonista è il musical
Let’s dance è il primo di una serie di appuntamenti alla riscoperta del musical, un genere sia cinematografico sia teatrale. A cura del giornalista Franco Dassisti, conduttore di Radio24 e critico cinematografico che ha seguito il progetto con Lucio Leone, autore teatrale e storico di teatro musicale. La serata inizia dall’aperitivo, poi Dassisti e Leone incontrano il pubblico in sala. A seguire una performance musicale dal vivo dei ragazzi della Scuola del musical di Milano (SDM). Quindi la proiezione del film “Sognando a New York-In the Heights” (2021), che è l’adattamento cinematografico diretto da Jon M. Chu del musical di Broadway “In the Heights” di Lin-Manuel Miranda e Quiara Alegría Hudes. Ambientato nel quartiere Washington Heights, nord Manhattan, lo spettacolo ruota intorno a Usnavi, giovane proprietario di una bodega, che vive con la nonna e sogna di poter tornare nella nativa Repubblica Dominicana.
Orari: aperitivo dalle 19.30; inizio serata alle 20.30.

In dicembre in scena
Per la prosa dal 3 al 19 dicembre va in scena Morta zia, la casa è mia di Gianni Quinto, da un’idea di Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi, regia di Marco Simeoli. La dipartita della vecchia zia porta al suo capezzale quattro nipoti che dietro ai volti affranti e gli abiti a lutto, fanno i conti con il passato, il futuro e un misterioso patrimonio tra ricordi, equivoci e conflitti familiari.

Dal 26 dicembre al 4 gennaio è la volta di That’s amore, una commedia scritta e diretta da Marco Cavallaro, con Marco Cavallaro, Claudia Ferri e Marco Maria Della Vecchia. Tre personaggi si trovano coinvolti in una serie di situazioni inverosimili. Lui e lei non si conoscono. Lui è lasciato dalla fidanzata, lei molla il fidanzato. Entrambi lasciano la propria casa. Entrambi, senza saperlo, affittano lo stesso appartamento per un errore dell’agenzia immobiliare. Sono costretti a passare un weekend insieme. Ecco far capolino “L’altro”. Una favola moderna sull’amore, ma anche sul precariato, sul nuovo mondo e sul bisogno di sentimento per affrontare la vita. Niente di sdolcinato.
Speciale Capodanno per la serata del 31 dicembre con brindisi, spettacolo e un omaggio dolce-frizzante. Orario anticipato alle 19.30.

Teatro/Cinema Martinitt
Via Pitteri 58, Milano – Tel. 02 36.58.00.10 www.teatromartinitt.it
Il debutto di ogni commedia cade di venerdì, le repliche il sabato e domenica e poi per le due settimane successive tutti i giorni tranne il lunedì.
Spettacoli alle ore 21, tranne la domenica (ore 18).
Per andare incontro al proprio pubblico e al suo bisogno di sentirsi al sicuro, il Teatro ha rinunciato al ritorno alla capienza massima, limitandosi oggi volutamente all’80 per cento. Tutti gli eventi in programma si svolgono nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza previste dai disciplinari anti-Covid. E’ richiesto il Green Pass.
Parcheggio interno gratuito.
