Lo spettacolo che apre la stagione 2023-24 al Teatro Carcano è una sperimentazione riuscita. La tragédie de Carmen con la regia di Serena Sinigaglia che ripropone in una forma nuova l’adattamento di Peter Brook, Jean-Claude Carrière e Marius Constant ispirato alla Carmen di George Bizet. Il regista Brook con il compositore Constant e il drammaturgo Carrière alleggerirono e rielaborono l’opera del compositore francese spogliandola del folclore e tornando alla fonte di Bizet ovvero il racconto di Prosper Merimée. Brook restituiva alla storia il suo senso universale e senza tempo riportando l’opera alla teatralità antica, senza fronzoli, delle tragedie greche. La regia di Serena Sinigaglia mette al centro lo sguardo femminile e in scena la natura multidisciplinare del teatro. Ne risulta una Carmen asciugata e attualizzata che parla la nostra lingua, la lingua di oggi. Un’apertura di stagione inedita e audace che colpisce. Ultima replica il 17 ottobre.

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Il progetto multidisciplinare
Attraverso musica, canto e parola lo spettacolo è il frutto di un progetto di formazione multidisciplinare, teatrale, attoriale e musicale, nel segno di quella trasversalità di generi e forme artistiche perseguita dal Teatro Carcano, che recupera la sua storica vocazione musicale grazie alla collaborazione con il Conservatorio G. Verdi di Milano.
Musica, teatro e la meglio gioventù
Lo spettacolo è una coproduzione del Teatro Carcano con l’Orchestra del Conservatorio G. Verdi di Milano che ha portato per la prima volta in scena i giovani diplomandi dell’istituzione musicale diretti dal giovane, appassionato direttore d’orchestra Takahiro Maruyama. Giovani sono tutti i cantanti e gli orchestrali, per la prima volta davanti a un pubblico, e a loro è stato rivolta l’attenzione della regia. Bravi i cantanti che interpretano rispettivamente Carmen (Dandan Qin), Don José (Lee Seungho), Micaela (Yi Xiang), Escamillo (Koo Joaho). L’orchestra in scena è (quasi) la sola scenografia, essenziale, voluta da Serena Sinigaglia per non distogliere l’attenzione degli spettatori dal nucleo della vicenda, realizzata da Silvia Civran e Paola Grandi, che si sono occupate anche dei costumi con pochi, simbolici elementi a indicare i personaggi.

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Amore, morte
Tutti, o quasi, conoscono la trascinante aria più celebre della Carmen di Bizet, una delle opere liriche più celebri di tutti i tempi. L’adattamento cinematografico di Peter Brook del 1981 riportava la storia di Carmen all’elemento principale, l’accostamento tra amore e morte con le tragiche conseguenze che ne derivano, dando massima attenzione alla vita dei protagonisti, eliminando il superfluo e asciugando (anche) la scenografia per cogliere l’essenza della vicenda umana. Oggi lo spettacolo nel quale, in poco più di un’ora, Serena Sinigaglia mette in scena una Carmen moderna che afferma la sua identità di donna fino alla morte per non rinunciare alla libertà.

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Teatro Carcano
Corso di Porta Romana 63, Milano, tel.02.55181377
Fino al 17 ottobre.