Venezia
Rivedere Venezia in questo momento è una grande emozione. La città lagunare è bella e silenziosa come non era da decenni senza le grandi navi da crociera, che fino a un paio di mesi fa giungevano con una media di almeno due al giorno riversando orde di turisti nelle calli centrali alla ricerca di souvenir
È stata presentata in occasione della settimana del Fuori Salone alla Fondazione Pini in corso Garibaldi 2 a Milano, la mostra L’ora dannata di Carlos Amorales. Fortunatamente, chiuso il Fuori Salone e smaltite le code sul marciapiedi di corso Garibaldi, c’è tempo fino all’8 luglio per vedere l’esposizione, e ne vale la pena. Negli affascinanti
Louis Kahn a Venezia è il titolo della mostra che, fino al 20 gennaio prossimo, apre a Mendrisio la stagione espositiva del nuovo Teatro dell’architettura (http://www.arc.usi.ch/it ) dell’Università della Svizzera Italiana, progettato da Mario Botta, che è anche il direttore artistico e l’ideatore della mostra, curata da Elisabetta Barizza in collaborazione con Gabriele Neri.
Vedute indimenticabili del ponte di Rialto, di piazza S. Marco, di Palazzo Ducale, della chiesa dei Santi Giovanni e Paolo oltre a quelle, straordinarie, del Canal Grande con scorci da S. Chiara fino a S. Maria della Salute: ecco alcuni dei luoghi raffigurati da Canaletto, e amati dai suoi contemporanei, che si apprezzano nel film
L’Arsenale, Venezia © Francesca Piana Sapete come si chiamano le piazze a Venezia, bambini? A parte piazza S. Marco, tutti gli altri sono campi perché erano coperti di erba, campielli se sono piccoli. E le vie? Calli, che deriva dal latino callis, i canali si chiamano rii, rio al singolare (tranne quelli più grandi), mentre