Sella Ronda, Alto Adige

 

Evitate la settimana di carnevale per andare a sciare, se potete. Se proprio non potete, scegliete le piste meno trafficate. Già, direte, ma sulle Dolomiti? Se siete sulle montagne più famose delle Alpi nel mondo, sciare in maniera intelligente si può?

Lo smart skiing, in realtà, è possibile (quasi) ovunque. Vi suggerisco come passare cinque giorni di sci alpino con base in Val di Fassa facendo uno slalom tra diversi comprensori. Cinquecento chilometri di piste tra Alta Badia, Val Gardena/Alpe di Siusi, Val di Fassa/Carezza e Arabba/Marmolada non lasciano che l’imbarazzo della scelta. Scegliere un albergo (o appartamento) in località lievemente più defilate rispetto a Corvara, Santa Cristina, Ortisei o anche Canazei può essere un’idea intelligente (per chi ama la quiete e non è appassionato di shopping) purché la struttura offra un servizio di navetta per i principali comprensori del territorio. Che poi l’albergo disponga di una piccola spa, di un’area gioco per bambini e magari di tavoli da ping-pong e da biliardo, è assai apprezzabile e quasi scontato in Trentino Alto Adige. Per coloro che preferiscono camminare sulla neve, ci sono molti sentieri da seguire, cartina alla mano, anche senza le ciaspole, e non mancano piste di fondo, da slittino e snowpark per ogni gusto.

Sella Ronda, Alto Adige

 

Il più spettacolare percorso delle Dolomiti

A ogni giorno il suo comprensorio. Se la giornata è soleggiata e limpida, merita il Sellaronda anche noto come giro dei Quattro Passi per apprezzare la straordinaria bellezza dei paesaggi del Gruppo del Sella. Questo percorso sciistico di 42 chilometri nel cuore delle Dolomiti è il top per lo sci alpino, al quale va dedicata una giornata piena. L’impegno è notevole non tanto per la difficoltà delle piste, che sono perlopiù rosse non difficili (comunque non per sciatori alle prime armi), con qualche nera che si può evitare con apposite deviazioni, ma soprattutto per la lunghezza dell’itinerario, che implica 5-6 ore tra risalite e discese. Vivamente raccomandata la partenza mattutina intorno alle otto per non rischiare di rimanere a metà strada: l’ultimo passo deve essere raggiunto entro le 15.30 al più tardi. Il giro dei Quattro Passi si può percorrere in senso orario o antiorario e quest’ultimo è preferibile in quanto è minore il tempo impiegato a bordo degli impianti di risalita. Il giro del Sella Ronda, sempre molto frequentato, è raccomandabile in giornate di bel tempo non troppo affollate.

 

Piste e panorami secondo il tempo che fa

Se invece la giornata è nebbiosa o nevica, le piste di Vigo di Fassa, pur non molto numerose, si rivelano perfette non essendo troppo esposte e in parte nel bosco, che garantisce sempre migliore visibilità. Sono molto adatte anche alle giornate brulicanti di sciatori per coloro che non desiderano guardarsi le spalle o venire centrati dai più sprovveduti kamikaze della neve.

Le piste del Belvedere sono decisamente attraenti nelle giornate non sovraffollate, e soleggiate, in quanto i panorami sono aperti e in altitudine. Il comprensorio sciistico di Carezza è adatto anche alle giornate particolarmente affollate e alle famiglie: la vista è ampia e spettacolare in faccia al massiccio del Catinaccio, le piste belle e varie, alcune nere impegnative, altre facili e incantate come la discesa a Nova Levante completamente immersa nel bosco.

Ecco alcuni spunti sciistici per non ripetere mai le stesse tracce in cinque giorni di soggiorno. Accompagnati dalla navetta dell’albergo, senza problemi di parcheggio, può apprezzare la grande varietà di paesaggi e di piste di discesa anche chi solitamente predilige l’hotel pieds-sur-neige.

Sella Ronda, Alto Adige

 

Dritte tecniche per sciatori non troppo esperti

Se ha appena nevicato e le piste di discesa non sono del tutto battute, la tecnica richiede di tenere gli sci paralleli, ma divaricati in modo da avere maggiore equilibrio e reggere l’impatto con le montagnette nevose, che si formano e provocano cadute anche importanti dato che inchiodare è molto facile. Questa tecnica va bene anche per la neve molle e pesante di fine stagione.

Se invece si va fuori pista in neve fresca e farinosa, il peso va spostato leggermente all’indietro in modo che le punte degli sci si sollevino ed emergano dalla neve. Con piste ghiacciate, l’unica opzione è quella di non intestardirsi a frenare sul ghiaccio, ma adocchiare punti dove la neve è più morbida per poter frenare.

Banale, ma importante, tenere d’occhio gli sciatori meno esperti che vanno come razzi ma non sanno frenare e attraversano costantemente le piste anche più affollate, che gli sciatori esperti solitamente percorrono invece a bordo pista praticando serpentine belle da guardare.

Per i meno esperti pare scontato suggerire di evitare le piste nere o comunque troppo impegnative: è sulle piste facili che si acquisisce maggiore sicurezza e si apprezzano i propri progressi. Per prendere coscienza della propria sciata, è utilissimo realizzare video con l’Action Camera apposta al casco, che aggiunge divertimento al divertimento e piacevoli ricordi (le fotografie a corredo dell’articolo sono ricavate dai video realizzati con l’Action Camera).

 

 

2 pensiero su “Sciare sulle Dolomiti sulle piste meno battute”

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