A Salsomaggiore, che fu tra le più eleganti stazioni termali d’Italia all’inizio del Novecento, immersa tra le prime alture dell’Appennino Parmense punteggiate di castelli, si celebra un doppio anniversario: i 100 anni delle Terme Berzieri, maestoso palazzo di gusto orientale nel cuore della Pianura Padana, e i 150 anni della nascita dell’artista fiorentino Galileo Chini, pittore, decoratore e ceramista che fu tra i protagonisti dell’arte italiana del primo Novecento e realizzò le decorazioni ceramiche esterne e interne del palazzo termale lavorando al progetto con l’amico architetto Ugo Giusti. Per l’occasione è stata allestita un’esposizione imperdibile che porta la magia e il fascino dell’Oriente sulla porta di casa.
Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme
Un grande evento espositivo nell’ex Grand Hotel des Thermes (odierno Palazzo dei Congressi) e a Palazzo Tommasini, la mostra “Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme” presenta oltre 120 opere di notevole pregio artistico tra le quali le ceramiche e gli straordinari vasi prodotti dalla manifattura fondata da Galileo Chini a Borgo San Lorenzo, nel Mugello. Il meraviglioso vaso con anse in forma di serpenti quasi tridimensionali, i vasi con motivi floreali stilizzati all’orientale, con garofani e rose, fiori di loto, colombe, volatili, farfalle, stelle marine, lucertole, pavoni. E ancora: bellissime fioriere con teste leonine in maiolica turchese e dorature, paraventi dipinti, formelle dorate, portabastoni in ceramica turchese e oro, piatti decorati da pesci dall’aspetto di mostri marini. Soffermatevi a guardare i dettagli, gli elegantissimi motivi, la raffinatezza tecnica. Sono in mostra anche disegni, studi preparatori per le decorazioni, cartoni per le vetrate, dipinti murali e alcune splendide scenografie dell’opera “Turandot” di Giacomo Puccini realizzate da Galileo Chini, oltre a dipinti sul viaggio dell’artista in Oriente quali quelli raffiguranti una festa a bordo del piroscafo, una danzatrice giavanese e maschere orientali.
Fino al 17 settembre.




L’ex Grand Hotel des Thermes
L’esposizione “Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme” offre la straordinaria opportunità di esplorare l’ex Grand Hotel des Thermes, solitamente accessibile solo per eventi o su prenotazione. Il grandioso palazzo, inaugurato nel 1900, fu frequentato da ospiti illustri quali la regina Margherita di Savoia, gli scrittori Giuseppe Verga e Gabriele D’Annunzio, la zarina Alexandra Romanova tra altri. L’ampliamento del più grande albergo di Salsomaggiore fu affidato a Ugo Giusti in collaborazione con Galileo Chini, che legò le decorazioni al suo viaggio in Oriente, il progetto alla suggestione di un transatlantico che solca gli oceani. Meravigliosi gli interni a partire dal Grande Salone Moresco, spettacolare Salone delle Feste nel quale Chini evoca il suo viaggio esotico. Bellissima anche la sala denominata Taverna Rossa dai soffitti decorati da motivi orientali e il legno laccato di colore rosso vermiglio che dà il nome all’ambiente. Lo splendore delle sale riflette la gioia di vivere e la vitalità dell’estroverso e vulcanico Galileo Chini, il quale trasmette quel senso di meraviglia provato in Oriente.

L’esperienza esotica di Galileo Chini
Bell’uomo, instancabile artista, viaggiatore curioso, Galileo Chini realizzò per la Biennale veneziana del 1910 l’affresco della cupola del padiglione centrale attirando l’attenzione del re del Siam (attuale Thailandia) Rama VI che gli commissionò la decorazione degli interni e la Sala del Trono del Palazzo Reale a Bangkok. Chini partì sul piroscafo “Derfflinger” da solo, dopo aver tentato invano di convincere la moglie e la famiglia a seguirlo, e rimase nella città orientale per due anni, dal 1911 al 1913. Ne assorbì influenze artistiche e culturali di grande intensità ed ebbe l’opportunità di assistere alle fastose cerimonie di incoronazione del re. L’esperienza arricchì ulteriormente la sua visione artistica eclettica favorendo una nuova sensibilità che rielaborava la cultura orientale. Galileo Chini riportò a casa casse di vasi, stoffe, maschere, armi, idoli, mobili e suggestioni esotiche che nutrirono la sua opera lasciando forti tracce in particolare nel Palazzo Berzieri.

Palazzo Berzieri
Domina la piazza principale della città l’imponente Palazzo Berzieri, più simile alla reggia di un sultano che a un luogo termale, che non a caso fu scelto dal regista Bernardo Bertolucci come set del suo film “L’ultimo imperatore”. La collaborazione e l’amicizia tra l’architetto Ugo Giusti, progettista dal palazzo e tra i più convinti sostenitori del connubio tra architettura e ceramica, e Galileo Chini, raffinato decoratore e ceramista reduce dal lungo soggiorno in Oriente, produsse quel capolavoro che è Palazzo Berzieri. L’edifico termale fu decorato da ceramiche d’ispirazione esotica di straordinaria raffinatezza estetica che in terza cottura, l’ultima fase di preparazione, venivano ricoperte d’oro. Stabilimento simbolo del termalismo europeo dedicato all’acqua salsobromoiodica utilizzata (anche) per combattere la sterilità femminile e quindi propiziare la vita, è oggi interessato da importanti lavori di ristrutturazione che intendono restituire alla città l’antico splendore e il primato tra i migliori centri benessere e termali d’Italia.


Le più belle terme del mondo
La fortuna di Salsomaggiore, che significa “borgo del Sale”, venne dalle saline dove dalle acque locali si estraeva fin dall’antichità il sale che fece la ricchezza della cittadina. Nella frazione di Salsominore delle antiche saline volute dai Farnese nel XVII secolo rimane un edificio industriale imponente, testimonianza del periodo d’oro delle fabbriche del sale. La storia del territorio è strettamente legata a quella delle saline le cui acque furono sfruttate prima per ricavarne il sale, poi nel termalismo. Dall’inizio del Novecento agli anni Venti-Trenta del secolo fiorì la città termale che divenne centro di villeggiatura lussuoso, elegante, mondano con lo stabilimento dei bagni che furono considerati “le più belle terme del mondo” richiamando una clientela internazionale esclusiva.
I castelli del Sale
Sui colli nelle immediate vicinanze di Salsomaggiore in epoca medioevale i marchesi Pallavicino fecero edificare numerosi castelli in posizione strategica a guardia delle saline. Alcuni sono visitabili con tour guidati. Vengono proposti visite serali, aperitivi e degustazioni vinicole sulle terrazze panoramiche affacciate sulle alture e pernottamenti nei castelli.
Castello di Tabiano
Un castello vivo, tuttora abitato, di proprietà privata, che offre un ampio panorama che spazia nelle giornate limpide fino alle Alpi e al lago di Garda, circondato da un parco con piante secolari. Aperitivo con prodotti locali, spettacoli di falconeria, visite guidate.
Castello di Scipione
Risalente al 1025 è tra i più antichi castelli della regione, ancora abitato dai discendenti della famiglia fondatrice. Nel verde, con panorama e piccolo borgo di origine medioevale da visitare.
Castello di Contignaco
Eretto intorno al XI secolo, circondato da querce, cedri e cipressi secolari, è immerso in un paesaggio collinare incantevole. Degustazione dei vini e dei prodotti dell’azienda agricola e vitivinicola. Visita guidata serale.
Info
La mostra “Oro e Oriente. Galileo Chini a Salsomaggiore Terme
Aperta fino al 17 settembre