Vai in viaggio con un adolescente e prendi quello che ti dà. Dove andare è presto detto: città, città, città, belle, grandi, con luci, musica, gente e negozi moderni. Vai quindi con l’adolescente a New York e nel giro di quindici minuti ti dice: “Mamma, devi svegliarti, questa è una città veloce.” Capisci già chi terrà la cartina in mano. Un museo al giorno, non di più, mi aveva preavvisato prima della partenza e mi era già sembrato un lusso. Avevo previsto i margini ridotti di tolleranza alle visite e alle camminate. I nati-stanchi ambiscono ad ampie soste, meglio se sdraiate. Quindi avevo prenotato un appartamento in una zona strategica, nei pressi di Times Square, vicino a tutto, dove poter tornare di tanto in tanto a ricaricare le batterie (e lo smartphone). Che avesse una televisione a schermo piatto era stato un must per una buona convivenza. Incredibile ma vero, tutto ha funzionato alla perfezione.

Come organizzare il viaggio
New York è una città costosa. Preparare il viaggio è anche più importante che per altre località e pagare online alcuni servizi prima della partenza consente di risparmiare. La metropolitana è comoda ed efficiente: la Metro Card (valida su tutti i mezzi con corse illimitate per 7 giorni, conveniente anche se il soggiorno è di 5 giorni) si può acquistare in Italia (www.citycardsitalia.it) ricevendola a domicilio, come anche i coupon di altri servizi quali i tour sui bus Hop On Hop Off, dai quali si sale (hop on) e scende (hop off) a piacere presso le maggiori attrazioni turistiche per 24, 48 (incluso il bel tour notturno fino a Brooklyn) o 72 ore, ovviamente turistici, ma validi con un teenager al seguito per avere rapidamente una visione d’insieme di Manhattan e non solo. Anche i pass (www.citypass.com) per i musei e altre attrazioni si acquistano online, risparmiando.

Cinque giorni a New York
New York, Manhattan in particolare, è facile da girare, le strade si tagliano ortogonalmente, da nord a sud le street, da est a ovest le avenues, ma è molto estesa: è preferibile scegliere ogni giorno alcuni quartieri da visitare senza saltellare da una zona all’altra. Meritano sicuramente la visita i musei, tanti e bellissimi, come la salita sulle terrazze panoramiche dell’Empire State Building e del Top of The Rock, ma una vacanza a New York deve prevedere anche di girovagare a caso nei diversi quartieri e di compiere un piccolo tour gastronomico tra le cucine etniche scegliendo dove fermarsi in una metropoli dove si mangia benissimo a prezzi alti (tasse sempre escluse) o malissimo tanto junk food, cibo spazzatura, come nel resto degli U.S.A.
Almeno cinque giorni sono necessari per assaporare la città ritagliandosela a propria misura. Ecco alcuni suggerimenti.
Giorno 1: Midtown e Uptown Manhattan
Per la prima colazione all’americana, andiamo in un locale della catena dei Diner (prezzi contenuti, anche se variabili da un locale all’altro): uova, pancake, toast, marmellata, succo d’arancia, caffè e tap water, l’acqua del rubinetto, a volontà. Ritemprati, partiamo a piedi per girare Midtown Manhattan, con il naso all’insù (e all’ingiù). Da Times Square, l’incrocio brulicante di luci, pubblicità e folla tra Broadway e la Seventh Avenue, raggiungiamo il Rockfeller Center, una città nella città con una quindicina di edifici art déco, e saliamo sulla terrazza del Top of The Rock per il panorama straordinario che offre. Nelle vicinanze, entriamo nella più grande cattedrale cattolica d’America, St Patrick’s Cathedral, in stile goticheggiante, e più a sud nella maestosa hall del Grand Central Terminal, un deposito ferroviario ottocentesco trasformato nel XX secolo. A breve distanza, il Chrysler Building è probabilmente il più spettacolare grattacielo di New York, degli anni 1930, come seducente è il vicino Chanin Building, in mattoni e terracotta.

Uptown Manhattan
L’adolescente comincia a stancarsi, è ora di salire a bordo del bus Hop On Hop Off per l’itinerario (Loop) Uptown Manhattan, che costeggia prima il lato est di Central Park, percorrendo la 5th Avenue fino a Harlem, poi il lato ovest. Ci godiamo il percorso di circa due ore e mezza senza scendere, per familiarizzare con questa parte della città, fino all’American Museum of Natural History (www.amnh.org), vasto e spettacolare, dove è stato girato il film di Una notte al museo, con gli impressionanti reperti di storia naturale: da non perdere lo show “Dark Universe” nel planetario.

Giorno 2: Downtown Manhattan
Oggi saliamo sui bus Hop On Hop Off per il tour Downtown Manhattan. Tra la Fifth Street e Broadway il Flatiron Building, del 1902, ha la forma di un “ferro da stiro”, da ci il nome, più a sud (fermata City Hall), il Woolworth Building risale al 1913. A piedi giriamo il Financial District, in orario d’ufficio quando ferve l’attività, fino a Wall Street, dove è la sede della Borsa più celebre del pianeta, la New York Stock Exchange. Riprendiamo il bus in direzione nord: la scelta delle possibili soste, anche gastronomiche, nei quartieri meridionali di Manhattan, è ampia. Scendiamo a Canal Street, cuore di Chinatown, dove abita la maggiore comunità cinese statunitense, si mangia a basso costo anche piuttosto bene tra vie pittoresche, raggiungiamo Mulberry Street, che ben rappresenta quanto rimane dell’ormai ristretta Little Italy. A Soho va prevalentemente chi è interessato allo shopping mentre noi puntiamo sull’East Village dove l’offerta gastronomica è varia e a prezzi abbordabili. Di Greenwich Village vediamo solo la bella e vivace piazza principale, Washington Square Park, per rientrare a Times Square in tempo per il Night Tour, che in un’ora e mezza senza soste ci conduce fino a Brooklyn passando dal celebre ponte.



Giorno 3: la Statua della Libertà e l’Immigration Museum
Oggi sono i luoghi simbolo dell’America la nostra meta.
“Andiamo in metropolitana?” Domanda l’adolescente perplesso. Già, in metropolitana fino a Battery Park (fermate South Ferry, Bowling Green o Whitehall St) e dalla punta meridionale di Downtown ci imbarchiamo per Liberty Island per vedere la Statua della Libertà, che in un primo viaggio a New York non si può mancare. Proseguiamo per Ellis Island per visitare l’interessante Ellis Island Immigration Museum (www.libertyellisfoundation.org), dove si rivivono con il supporto dell’audio-guida le storie degli immigrati dalla loro prospettiva e dall’isola che, tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, accolse oltre 12 milioni di immigrati, svolgendo un ruolo di primo piano nella costruzione dell’America.
Il teenager viaggia a grande velocità e snobba un po’ le spiegazioni, ma le ascolta. Ritornati sulla terraferma, raggiungiamo a piedi il One World Trade Center (www.oneworldobservatory.com), il più alto grattacielo della città simbolo della rinascita urbana dopo l’11 settembre 2001 ai cui piedi giace l’emozionante 9/11 Memorial (www.911memorial.org): due ampie vasche a specchio in omaggio alle vittime dell’attacco alle Torri Gemelle, i cui nomi sono incisi su pannelli in bronzo. Da vedere anche per chi non visita il Museo.


Giorno 4: la High Line e l’Empire State Building
A sud di Times Square, passato Bryant Park, l’Empire State Building del 1931 è il vero simbolo cittadino, protagonista di innumerevoli film. La salita alle terrazze panoramiche merita nelle giornate limpide, specialmente in notturna (con lo stesso biglietto si può salire due volte nello stesso giorno). All’altezza della 14th Street (fermata metropolitana di diverse linee) è la High Line (www.thehighline.org), moderno esempio di riqualificazione urbana che ha trasformato i binari sopraelevati di una vecchia linea ferroviaria in un parco urbano costellato di installazioni artistiche, che si percorre a piedi. Un must la sosta per il pranzo al Chelsea Market (www.chelseamarket.com; si raggiunge scendendo dalla High Line) che, negli spazi di un ex fabbrica ristrutturata, ospita stand gourmet con valido rapporto qualità-prezzo e sfiziose proposte etniche.
All’estremità meridionale della High Line, si trova il Whitney Museum of American Art (www.whitney.org) opera di Renzo Piano e davanti l’Hudson River Park, un nastro verde che corre lungo il fiume fino al Battery Park. Risaliamo Uptown per chiudere la giornata in bellezza salendo alle terrazze panoramiche dell’Empire State Building: il panorama notturno non si dimentica.

Giorno 5: il Guggenheim, il MET e Central Park
Sul lato est di Central Park è il Guggenheim Museum (www.guggenheim.org), allestito nello spettacolare edificio di Frank Lloyd Wright: la pregevole collezione d’arte del Novecento si visita piacevolmente in appena un’ora per grande soddisfazione del teenager che apprezza e fotografa le bellissime opere salendo lungo la rampa ascendente a spirale.
Entrare a Central Park è d’obbligo per passeggiare o concedersi una sosta lungo i viali del parco più famoso di New York. I patti con il teenager erano chiari: un museo al giorno, non di più, ma l’adolescente ha accettato di andare oggi, per comodità logistica, al vicino Metropolitan Museum of Art noto come MET (www.metmuseum.org), spazio museale immenso dove, come in tutti i grandi musei del mondo, è preferibile selezionare aree circoscritte. A parte una toccata e fuga nella sezione di arte egizia e nel bellissimo cortile di scultura romana, puntiamo in alto: il Roof Garden, popolato di sculture, è un luogo magico con una meravigliosa vista su Central Park e lo skyline di Midtown: da non perdere.
