Splendide località della Maremma grossetana accolgono ogni estate i concerti del Grey Cat Jazz Festival (www.eventimusicpool.it), giunto alla 39 edizione dedicata al grande pianista francese Michel Petrucciani a vent’anni della sua scomparsa. Tra queste la rocca di Scarlino, il teatro delle Rocce di Gavorrano, il Cassero senese di Grosseto, la Cava di Roselle, il chiostro della Fonderia Leopolda a Follonica, la Villa Ginori Conti a Castelnuovo Val di Cecina, la Rocca degli Alberti a Monterotondo Marittimo.
E ancora: piazza Solti a Castiglione della Pescaia, piazza Vatluna a Vetulonia, il Parco di Fonte Vandro a Sassofortino, il teatro all’aperto Le Ferriere a Follonica, il chiostro di S. Francesco a Suvereto dove si è esibito con il suo quartetto Stefano “Cocco” Cantini, uno dei più rinomati sassofonisti sulla scena nazionale, e non solo, nonché direttore artistico del Grey Cat Jazz Festival.

Il Grey Cat Jazz Festival
La musica jazz è la protagonista assoluta del festival, in tutte le sue declinazioni e contaminazioni, ma giocano un ruolo da comprimari i grandi e piccoli centri coinvolti. I teatri, i castelli, gli spazi ex industriali, le piazze e le strade della Maremma si animano con concerti e performance, eventi e degustazioni legando la musica, l’arte e il territorio anche grazie alle visite guidate ai luoghi del festival. Se il jazz è perlopiù considerato una musica di non facile ascolto, gli spazi che accolgono i concerti sono talmente suggestivi da agevolare in qualche misura l’avvicinamento al genere musicale anche ai non addetti ai lavori.
Tra i protagonisti del Grey Cat Jazz Festival 2019
Il Grey Cat Jazz Festival 2019 ha presentato il meglio della musica jazz italiana e internazionale, compresi diversi nuovi talenti, a cavallo tra luglio e agosto. Da Archie Shepp, sassofonista, compositore, pianista, cantante, nonché star della trascorsa edizione con il suo quartetto americano, ai numerosi protagonisti del jazz italiano, da Paolo Fresu, con il suo progetto dedicato a Chet Baker, a Roberto Gatto, poi Ares Tavolazzi, Francesco Maccianti, Francesco Cafiso, Fabrizio Bosso per non citarne che alcuni.

La rocca di Scarlino
Nella parte più alta del centro storico di Scarlino, a un tiro di schioppo da Follonica, si trova la rocca di Scarlino, sorta nel X secolo per volere degli Aldobrandeschi e ceduta intorno alla fine del Duecento ai Pisani, che la controllarono per quasi un secolo, modificandola. Oggi la parte più antica della costruzione, formata da tre torri angolari unite da cortine murarie, nota anche come Rocca pisana, è la torre del 1200 che nei concerti si erge alle spalle del palcoscenico.
Il panorama dalla rocca
Dalla rocca di Scarlino si gode una vista bellissima: da un lato si domina il golfo di Piombino e l’Elba, dall’altro Gavorrano e Massa Marittima. La vista spazia e la guida turistica che accompagna la visita offre alcuni spunti su quanto lo sguardo abbraccia. La frazione del Puntone, dove oggi si trova un porticciolo turistico, sorge in un’area dove già intorno alla fine del III sec. a.C. era il Portus Scabris, attivo nel commercio del minerale ferroso dell’isola d’Elba oltre che di merci e materie prime, citato dalle fonti antiche. I reperti degli scavi archeologici subacquei dell’attività portuale, dal III sec. a.C. fino all’età imperiale, sono custoditi nel locale Museo archeologico allestito all’interno di un casello idraulico dell’inizio del Novecento.
Presso l’odierna Bagni di Gavorrano invece erano i bagni termali che, secondo la tradizione risalirebbero all’epoca di Nerone, attivi fino agli anni Cinquanta del secolo scorso. In seguito scomparsi a causa dell’attività estrattiva delle vicine miniere di Gavorrano, che utilizzavano l’acqua negli impianti di laveria, già tra le più importanti d’Europa per l’estrazione della pirite.
Il concerto del Francesco Cafiso 4et
Martedì 13 agosto scorso nella rocca di Scarlino si è tenuto il concerto di chiusura del Grey Cat Jazz Festival 2019, iniziato domenica 21 luglio nella rocca di Frassinello. Sul palcoscenico il quartetto del sassofonista Francesco Cafiso ha suonato brani originali e diversificati scritti per l’organico dallo stesso Cafiso (https://www.francescocafisomusic.com/). Il quale è un vero enfant prodige che a nove anni già provava con musicisti di fama internazionale, incontrando Wynton Marsalis e seguendolo nell’European tour del 2003. Da allora Cafiso ha suonato nei jazz festival più importanti del mondo, ricevendo importanti riconoscimenti, e dal 2008 è direttore artistico del Vittoria Jazz Festival a Vittoria, sua città natale.
Il concerto è stato trascinante, energia musicale allo stato puro con ampi spazi di improvvisazione nelle mani di musicisti giovani e bravissimi. Francesco Cafiso al sassofono contralto, Mauro Schiavone al pianoforte, Dario Deidda al basso elettrico e Marco Valeri alla batteria. Al termine l’impressione che avrebbero potuto continuare a suonare per tutta la notte. Per tutta la vita.


Informazioni e biglietti
L’organizzazione e la gestione del festival è curata dall’Associazione Music Pool
Tel. 055.240397